Conto Paypal e controlli fiscali, ovvero devo dichiarare al fisco che ho un conto con PayPal?
La risposta è molto semplice ed ovviamente è: SI, devi mettere il conto PayPal nella dichiarazione dei redditi.
Cosa succede se non lo faccio? Anche in questo caso la risposta è molto semplice: potrebbero arrivare i controlli.
In questo articolo di oggi ti spiego tutti i dettagli della questione
Conto PayPal e monitoraggio fiscale
Le persone fisiche che hanno un qualsiasi deposito all’estero sono obbligate al “monitoraggio fiscale” ed il conto PayPal rientra in questo obbligo, anche se hai pochi spiccioli.
Lo stesso obbligo riguarda i conti correnti tradizionali con una differenza importante: ci sono degli esoneri in base alle cifre che hai depositato.
Il conto corrente estero va infatti indicato nella dichiarazione solamente se durante l’anno ha superato una giacenza media trimestrale di 5.000 euro oppure se ha superato, anche per un solo giorno, l’importo di 15.000 euro.
Il conto PayPal, non essendo un vero e proprio conto corrente, è classificato come una qualsiasi attività finanziaria pertanto gli esoneri per i conti correnti non si possono applicare.
Lo stesso ragionamento va applicato ai conti per il trading online (il c.d. forex) e per le operazioni relative alle cryprovalute effettuate con gli “exchanger”.
A questo punto però sorgono molti dubbi…
conto PayPal: si tratta di un conto all’estero?
Stando a quello che dichiara la stessa PayPal nel proprio sito web la loro società (PayPal Sàrl) opera dal Lussemburgo in “qualità di banca”.
Tra l’altro non si può trascurare la tesi che il conto PayPal debba essere visto per la sua natura, ovvero come un conto di deposito dal quale puoi trasferire somme a favore di un qualsiasi altro account.
Quindi possiamo ragionevolmente sostenere che “somiglia” ad un conto corrente per due motivi.
Il primo motivo è che le somme rimangono sempre nella disponibilità del titolare.
Il secondo motivo è che il conto PayPal ti permette di fare transazioni all’esterno del conto in modo molto simile a quello di un conto corrente.
Ci puoi pagare le merci che acquisti, puoi trasferire soldi alle persone che hanno un proprio account e persino incassare somme di denaro.
Conto PayPal e pagamento IVAFE
Se hai dei fondi depositati su un conto PayPal ti devi anche preoccupare del pagamento della IVAFE, ovvero dell’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero.
Il versamento ammonta allo 0,2% (due per mille) dell’importo alla fine dell’anno.
In pratica devi versare 20 euro ogni 10.000 di deposito e, come puoi vedere, si tratta di un modesto importo.
Tra l’altro esiste un versamento minimo di 12 euro al di sotto del quale non devi versare nulla.
Questo vuol dire che devi controllare se il saldo del conto PayPal al 31 dicembre rimane al di sotto di 6.000 euro perché, in questo caso, non c’è nulla da versare.
Tutto questo a patto di non considerare il conto PayPal come un vero e proprio conto corrente perché a questo punto l’IVAFE cambia leggermente.
Infatti per i conti correnti esiste un versamento minimo di 34,2 euro, che non è una grossa cifra da sborsare.
Più che altro è una grossa scocciatura la compilazione della dichiarazione dei redditi.
Il fisco vede il tuo conto PayPal?
Già in passato l’Agenzia delle Entrate aveva iniziato una serie di controlli, specie nei confronti delle persone che avevano effettuato molteplici transazioni per importi elevati.
Tra l’altro, a partire dal 2017, l’Agenzia delle Entrate non ha più nemmeno l’esigenza di chiedere espressamente i dati finanziari dei cittadini Italiani che hanno attività finanziarie estere.
Grazie al sistema di interscambio di dati tra istituzioni finanziarie e agenzie fiscali il nostro amato Fisco dispone già di tutti i dati finanziari esteri di tutti i cittadini.
Ed i controlli fiscali sono già iniziati!
Conto PayPal e controlli fiscali
Da ottobre dello scorso anno il Fisco ha iniziato ad effettuare i controlli fiscali e c’è una buona notizia.
L’Agenzia delle Entrate ha deciso di andarci con la mano un po’ più leggera del solito ed ha iniziato a spedire ai contribuenti delle “lettere di compliance”.
Si tratta di una parola inglese che significa letteralmente “conformità” ed è un semplice invito a regolarizzare la propria posizione fiscale.
In pratica il Fisco ti scrive che, dai loro archivi, risulta che hai dei fondi all’estero che non hai dichiarato.
Tu puoi regolarizzare la tua posizione fiscale con un forte sconto sulle sanzioni e metterti in regola senza ulteriori disagi.
In alternativa, se ritieni che i dati siano errati, puoi fissare un appuntamento per chiarire la posizione.
Ovviamente puoi sempre fare lo struzzo ed attendere il vero e proprio accertamento, cosa non sempre consigliabile…
Conto PayPal, forse non tutti saranno controllati
Una decina di miei clienti hanno già ricevuto le famigerate comunicazioni e sembra esserci una costante.
I controlli iniziali sembrano riferiti a posizioni “importanti”, ovvero per chi aveva saldi a 5 cifre.
Infatti nessuno dei controlli di cui (ad oggi) ho avuto personalmente notizia riguarda conti con pochi spiccioli.
In altre parole ho la sensazione che il fisco abbia trovato una lunga lista di persone con attività detenute all’estero e stia iniziando a controllare i pesci più grossi.
Ti voglio precisare che questa informazione è basata solamente sulla mia esperienza personale di questi primi due mesi, quindi non c’è nessuna garanzia che i pesci più piccoli la faranno franca.
Magari è probabile che – prima o poi – l’Agenzia delle Entrate sarà in grado di controllare tutto e tutti, quindi perché correre rischi inutili?
Caro Massimo, io ho ricevuto una di queste lettere relativa al 2017 e al conto di trading di IB.
Conto dichiarato così come i profitti e le perdite. Cosa chiedono di chiarire? Il CRS la comunicazione dei dati che IB ha comunicato all’AdE.
IB comunica il saldo conto e anche il gross proceed, ossia il lordo delle vendite (senza calcolare lacquisto).
Quindi secondo l’AdE io con un conto di 30k avrei guadagnato e non dicharato più di un milione di euro.
(nel 2019 sono 44 i milioni).
Ora il mio commercialista ha preso appuntamento e parlato con un primo ufficio che non capisce nulla di trading. Ne sentirà un altro e spero che la faccenda si risolva tranquliiamente.
Insomma ci sono due entità : banche estere e AdE che parlano linguaggi differenti e non si capiscono e noi dobbiamo fare da interpreti!
Ciao Walter,
se ti può consolare la tua non è l’unica segnalazione di difformità dei dati che ho ricevuto proprio per questo broker…
Saluti
MT
ciao Massimo mi Chiamo Francesca, sono disabile in carrozzina ho 46 anni, prendo la pensione di invalidità, e faccio isee residenziale a mio nome, perchè abito in una comunità famiglia, vorrei chiedere se io faccio dei guadagni con il network marketin online già tassati alla fonte e in più uso un cashbak online, vanno dichiarati sul isee ? ho un conto paypal privato se metto i guadagni li sopra devo dichiarare anche quello ? spero in buone notizie grazie buona serata ciao
Buongiorno Francesca,
se il network versa le imposte italiane allora non c’è altro da versare al Fisco.
I guadagni entrano nell’ISEE ed il conto PayPal va indicano nella dichiarazione.
Saluti
MT
Buongiorno Massimo, quindi se ho una carta ViaBuy che è una carta con conto estero non devo sforare i 5000 euro trimestrali e 15000 annuali ? Posso farmi arrivare dei versamenti su paypal e trasferirli subito su viabuy cosi da essere a 0 euro il 31 dicembre su paypal e avere meno di 15mila annuali su viabuy ? grazie in anticipo. perché nel prossimo futuro riceverò versamenti su paypal e venderò qualcosa su siti come ebay, subito.it e il marketplace di facebook. grazie. ho 25 anni faccio il rider in ritenuta d’acconto e non ho mai fatto una dichiarazione dei redditi in vita mia.
Buongiorno Manuel,
per le richieste di consulenza puoi usare il modulo contatti.
Saluti
MT
Salve ho un bel problema(credo), ho venduto su ebay senza partita iva per un totale di 18000 euro(da dicembre 2020 a marzo 2021) su paypal come devo comportarmi con il fisco?
Fino al 31 dicembre avevo 14.900 euro sul conto paypal (specifico perché alcuni dicono che il conto corrente estero va infatti indicato nella dichiarazione solamente se durante l’anno ha superato una giacenza media trimestrale di 5.000 euro oppure se ha superato, anche per un solo giorno, l’importo di 15.000 euro altri dicono 15.000 euro in un anno)
Ho venduto la mia raccolta di retro games dvd e roba di elettronica(una collezione importante) e senza rendermene conto in un anno ho incassato una bella cifra
Non vorrei ricorrere in sanzioni.
Come dovrei comportarmi? So che e come avessi fatto del nero visto che e stata una vendita continuativa ma vorrei rimediare o almeno non avere/risolvere i problemi con il fisco.
Grazie
Buongiorno Fabio,
la vendita di beni personali usati in genere non è soggetta ad imposte perché non è un’attività di commercio.
Cosa diversa per un’attività commerciale di compra-vendita dove è sempre necessaria una partita IVA, indipendentemente dagli importi.
Saluti
MT
Buonasera Andrea! il tuo articolo è stato a dir poco rivelatorio e illuminante.
Ricevo circa 1400$ al mese da Patreon.com, direttamente su paypal.. da circa un annetto.
Come dovrei comportarmi?
Grazie per un eventuale risposta
Buongiorno Pina,
direi che sicuramente i 1.400$ vanno dichiarati al Fisco pertanto Le consiglio di rivolgersi ad un professionista del settore.
Saluti
MT
Se non erro quando si apre un conto PayPal non vengono chiesti documenti, ma solo una mail. Quindi come fa il fisco a sapere che quel dato conto corrisponde ad una data persona?
Buongiorno Andrea,
all’inizio nessun documento, tuttavia al superare di una minima soglia di transazioni (se non ricordo male circa 2000/2500 euro) chiedono i documenti.
E sono ancora più severi con gli account aziendali.
Saluti
MT
buongiorno, a me è capitato di vendere in modo sporadico su ebay avendo un account dal 2006 come privato massimo 5/6 oggetti usati non tutti gli anni fino ad oggi con pagamento tramite payapal che usavo poco, ovviamente non guadagnando perchè venduti alla metà del loro valore
i ricavi massimi sono stati intorno i 300 euro annuali netti
Mi è stato detto di non doverli dichiarare visto la tipologia di vendita e sono le stesse cose che avrei venduto su subito.it e che avrei venduto in contanti.
se per il tipo di ragionamento che viene fatto su subito, ebay è stato usato proprio nello stesso modo, ma con la differenza che ci ho pagato tariffe di vendita,iva e inserzione, perchè oggetti difficili da vendere
Buongiorno Fabio,
per la vendita sporadica di qualche oggetto usato non starei a formalizzarmi più di tanto.
Se invece la cosa da “sporadica” si trasforma in una cosa che si fa “spesso” allora la musica cambia velocemente.
Saluti
MT
stessa cosa paypal rimanendo sotto i 5000 euro di giacenza media al massimo dal 2007 ho avuto su quel conto durante un anno 800 euro siccome ho venduto 7 oggetti ricambi del mio scooter demolito e
Ciao. A fine maggio devo prendere un accredito di 5500-5600 euro provenienti da una società straniera che si occupa di remunerarmi per i proventi pubblicitari da YouTube. Mi pagano attraverso Paypal e poi trasferisco sulla mia carta di debito. L’attività è occasionale (diciamo) ma facciamo finta che lo sia per quest’anno. Il mio commercialista mi ha detto di stare sui 5000 annui stesso committente sennò bisogna dichiararli. Sono disoccupato, non ho mai dichiarato nulla in vita mia e vivo con i miei. Quante possibilità ho che il fisco mi venga a rompere per 4 spicci in più?
Buongiorno Riccardo,
per le richieste di consulenza può utilizzare l’apposito modulo di richiesta.
Saluti
MT
L’articolo lascia intendere che:
1. Se ricevo un pagamento di 15.000 euro in un solo giorno, bisogna dichiararlo al fisco.
2. Se per 3 mesi lascio sul conto PayPal +5.000 euro, devo dichiararlo al fisco.
Quindi, andando secondo logica…
Potrei ricevere 1000 euro al giorno su PayPal, magari da proventi illeciti, avendo l’accortezza di prelevarli sul conto o spenderli prima che superino i 5 mila euro in tre mesi. Questo significa, sempre leggendo l’articolo, che ricevendo 1000 euro al giorno su PayPal, potrei trasferire sul mio conto bancario 365mila euro all’anno, senza pagare 1 centesimo di tasse al fisco Italiano.
Ho capito male io?
O lo Stato è gestito da rimbambiti? Che permetterebbe tutto ciò?
Grazie
Buongiorno Rales,
la parte iniziale articolo dove parlo dei limiti di 5/15K tratta del monitoraggio, ovvero cosa devo indicare nel quadro RW della dichiarazione dei redditi che è cosa diversa dai controlli fiscali.
Ad esempio il fisco riceve dalle banche (compreso PayPal) il totale dei movimenti pertanto se faccio 1K al giorno ed alla fine dell’anno ho movimentato 365K (come da Suo esempio) allora il fisco lo saprà sicuramente, anche se tecnicamente non sono obbligato alla compilazione del quadro RW.
Saluti
MT
Buonasera , le volevo chiedere , io faccio un attivita di freelancing e ogni mese ricevo sui 400-500 € , posso starmene tranquillo?
Buongiorno GB,
per fare un’attività di lavoro come il freelancer è necessaria una partita IVA, ad esempio un forfettario.
In questo caso ritengo non ci siano problemi.
Saluti
MT
Buonasera Massimo,
In caso io abbia accumulato una medio-grande somma di denaro su PayPal, qual’é il modo corretto per poterli trasferire sulla carta o sul conto? Immagino che per grandi somme il fisco venga allertato.
Grazie mille in anticipo!
Buongiorno,
nel caso le somme arrivate su PayPal siano riferite a proventi che non sono stati dichiarati è bene valutare se è possibile (oppure conveniente) regolarizzare l’attività e questo indipendentemente dalle modalità di prelievo.
Saluti
MT
Buonasera Massimo,
In caso io abbia accumulato una medio-grande somma di denaro su PayPal, qual’é il modo corretto per poterli trasferire sulla carta o sul conto? Immagino che per grandi somme il fisco venga allertato.
Grazie mille in anticipo!
Ma che STATO DI MERDA in cui viviamo, questa é SCHIAVITÙ TOTALE
Tasse alle stelle, pensioni da fame, servizi di terzo mondo, me ne vado via di questo paese di merda assoluta
Ma voi la schiavitù la amate, vero ??
Salve, un’azienda USA mi paga su paypal per gli streaming che totalizza la mia musica su piattaforme come Spotify, Apple Music, ecc.. Di tanto in tanto trasferisco i compensi su conto corrente. In un anno hanno ho verificato che il conteggio totale dei pagamenti paypal hanno superato i 5000 dollari. Non ho mai fatto dichiarazioni in vita mia, non ho lavoro dipendente e non sono titolare di immobili. Sono tenuto a dichiarare quei compensi? Come compensi esteri? Inoltre, il percepimento di questi pagamenti si ascriverebbe ad attività continuativa?
Buongiorno Franco,
i compensi vanno sicuramente dichiarati ed è probabile che si possano inquadrare nel diritto d’autore.
Le consiglio pertanto di contattare un professionista del settore.
Saluti
MT
Buon pomeriggio,
svolgo attività di lavoro dipendente full time e questa è stato fino a poco fa la mia unica fonte di reddito e quindi non ho mai fatto dichiarazione; da quest’anno ho cominciato a guadagnare delle piccolissime somme (massimo 50-60€ al mese) rispondendo a sondaggi online per il lancio di nuovi prodotti(su app come mobrog, prime opinion o ipsos). Le somme vengono accreditate su Paypal al raggiungimento dell’importo di 5€; la mia domanda è queste somme vanno dichiarate o non è necessario( se si, vengono tassate?) o addirittura è necessario aprire la partita IVA se si tratta di attività che svolgo tutti i giorni seppur ricevendo 1-2€ al giorno?
Buonasera Filippo,
Visto l’importo di 50-60€ al mese e la presenza di un’attività principale come quella di lavoro dipendente sono sicuro si possano considerare dei redditi occasionali e come tali vanno sicuramente dichiarati.
Saluti
MT
Buon pomeriggio,
la ringrazio molto per la risposta; ho visto che i redditi occasionali sono sottoposti a ritenuta d’acconto che poi viene recuperata in sede di dichiarazione. In questo caso non so, le somme mi vengono erogate direttamente chiaramente senza ricevuta e quindi non saprei come gestirli a livello di tassazione