Finanziaria 2022

La nuova Finanziaria 2022 ci ha portato in regalo una diminuzione delle aliquote IRPEF ed il taglio dell’IRAP.

Tradotto nella pratica vuol dire che le persone fisiche pagano meno tasse e le ditte individuali beneficiano del taglio IRAP e questo impone una nuova pianificazione fiscale.

In questo articolo vediamo nei dettagli cosa comportano queste due importanti novità e come le possiamo utilizzare all’interno dei nostri business.

Le novità per la tassazione delle persone fisiche riguarda la rimodulazione sia degli scaglioni di tassazione che delle aliquote vere e proprie.

Nella tabella che segue ho messo a confronto le vecchie aliquote a sinistra e le nuove aliquote a destra.

A questo punto è interessante comprendere quali effetti producono queste nuove aliquote sui nostri portafogli:

• per un reddito lordo di 30.000 euro abbiamo una diminuzione dello 0,98%, ovvero di circa 260 euro
• per un reddito lordo di 50.000 euro c’è una diminuzione dell’1,8% che corrispondono a 875€ risparmiati
• per un reddito lordo di 80.000 euro c’è una diminuzione di 270 euro che continuano a permanere anche per i redditi più alti

Per conteggiare correttamente la tassazione IRPEF è necessario considerare anche le addizionali regionali e comunali che possono variare a seconda del comune di residenza.

Inoltre la finanziaria 2022 ha potenziato anche il sistema delle detrazioni che portano un’ulteriore diminuzione della tassazione, specie per i lavoratori dipendenti ed i pensionati.

Per il lavoro autonomo la diminuzione delle detrazioni è leggermente inferiore perché passa da 1.104 a 1.265 euro.

Questo leggero aumento della detrazione è tuttavia mortificato dalla rimodulazione del beneficio per classi di reddito.

In pratica con la precedente normativa l’agevolazione era distribuita in modo lineare fino a 55.000 euro mentre adesso, con la nuova finanziaria 2022, il vantaggio si assottiglia in modo più veloce.

La Finanziaria 2022 ha abolito l’IRAP per tutte le ditte individuali ed i professionisti e questo consente un risparmio importante.

L’aliquota IRAP di base è del 3,9% e le regioni hanno facoltà di aumentare il tributo di un ulteriore 0,92%.

Il taglio IRAP per le ditte individuali e professionisti si andrà ad applicare sui redditi del 2022 e questo vuol dire che vedremo tutti gli effetti positivi a partire dalle dichiarazioni dei redditi 2023.

Tuttavia dobbiamo considerare che già nel prossimo mese di giugno 2022 questi contribuenti saranno esentati dal pagamento del primo acconto d’imposta e questa è sicuramente una buona notizia.

Tra l’altro la base di calcolo dell’IRAP è diversa da quella dell’IRPEF perché non si prendono in considerazione gli interessi passivi, gli ammortamenti e (soprattutto) gran parte del costo del personale.

Tradotto in parole più semplici vuol dire che, a fronte di una diminuzione nominale IRAP del 3,9%, potremmo avere una consistente diminuzione delle imposte da versare.

La riduzione delle imposte introdotta da gennaio è sicuramente positiva perché, almeno per questa volta, non si parla di aumenti e di questi tempi è una notizia interessante.

Come imprenditori tuttavia dobbiamo fare lo sforzo di leggere le informazioni da punti di vista anche diversi.

Mi chiedo infatti quale sia la ragione per la quale lo Stato abbia deciso di abbassare le imposte alle ditte individuali.

A memoria non ricordo di aver mai visto una particolare protezione dello Stato nei confronti di noi imprenditori e questo ci deve far riflettere.

Queste agevolazioni hanno sicuramente lo scopo di rendere più convenienti le ditte individuali e mi chiedo perché lo Stato mi voglia spingere in questa direzione.

Non sarà per il fatto che il Fisco sa molto bene che dalle SRL ricava molto poco?

Perché di una cosa sono abbastanza certo, ovvero che ai piani alti non ci sono degli sprovveduti bensì delle persone che sanno badare con attenzione ai propri interessi.