Se non ricevo la fattura dal fornitore, oppure se mi arriva per importo inferiore al reale, mi devo far carico di regolarizzare le cose altrimenti sono in sanzione.

Pertanto, se non ricevo la fattura, devo emettere una “auto-fattura” e devo versare l’IVA al posto del fornitore.

Le modalità ed i termini cambiano a seconda che si tratti di un fornitore italiano oppure di un acquisto dall’estero.

Allo stesso modo cambiano i termini per versare l’IVA se non ricevo una fattura dal fornitore nazionale oppure da quello estero.

Cosa fare se non ricevo la fattura per un acquisto “interno

Nel caso di fattura inferiore all’importo pagato oppure se non ho ricevuto il documento devo emettere l’auto-fattura e questo mi permette di:

  1. regolarizzare l’operazione dal punto di vista documentale
  2. versare l’IVA sulla fornitura

Questo obbligo scatta se non ricevo la fattura dal fornitore entro 4 mesi dalla data in cui ho effettuato l’operazione.

Trascorsi questi 4 mesi l’obbligo di versare l’IVA passa direttamente dal fornitore alla mia azienda.

A questo punto ho 30 giorni di tempo per regolarizzare il versamento e qui ci sono due casi differenti a seconda che io abbia o meno la fattura elettronica.

Regolarizzare con auto-fattura elettronica

La regolarizzazione mediante auto-fattura di tipo elettronico si fa con la stessa procedura di trasmissione allo SDI che adotti per gli altri documenti.

Devo utilizzare il codice TD20 nel campo “TipoDocumento” e nella sezione “Dati del cedente/prestatore” devo inserite i dati del fornitore.

Nella sezione “Dati del cessionario/committente” vanno invece inseriti quelli relativi al soggetto che emette e trasmette via SDI il documento (ovvero la mia azienda).

Come ultima cosa devo indicare il codice “CC” nella sezione relativa al “Soggetto Emittente

A questo punto devo versare l’IVA con il modello 24 (cod. trib. 9399) che andrò poi a segnare in detrazione tra gli acquisti per andare a pari.

Auto-fattura cartacea per mettermi in regola se non ricevo la fattura

La procedura senza fattura elettronica è leggermente più complessa perché dovrò interfacciarmi con gli sportelli della Agenzia delle Entrate.

Per prima cosa devo versare l’IVA che è stata omessa dal mio fornitore e poi preparare l’auto-fattura.

Questo documento va presentato in due esemplariall’ufficio AdE di competenza, insieme alla copia dell’F24 e ad una breve relazione di riepilogo sulla irregolarità.

A questo punto l’ufficio AdE mi restituisce una copia dell’auto-fattura con l’annotazione dell’avvenuto pagamento.

Questa ricevuta è la copia ufficiale della fattura e deve poi essere annotata sul registro degli acquisti in modo da portare l’IVA in detrazione secondo le regole generali.

I forfettari sono ovviamente esclusi da questo ultimo passaggio non avendo il registro IVA degli acquisti e non potendo scaricare l’IVA.

Una precisazione importante: la regolarizzazione è obbligatoria anche se il fornitore emette il documento dopo il termine.

In altre parole, se non ricevo la fattura entro quattro mesi, poco importa se arriva successivamente perché sono comunque obbligato a regolarizzare.

Se non lo faccio rischio una sanzione da 250 a 10.000 euro (di solito 500€) quindi bisogna prestare molta attenzione alle date.

Cosa fare se non ricevo la fattura INTRA

Se non ricevo la fattura INTRA-UE, oppure se arriva di importo inferiore al dovuto, la procedura cambia leggermente.

La scadenza per regolarizzare l’operazione è al termine del secondo mese successivo a quello in cui ho effettuato l’operazione.

A questo punto ho solamente 15 giorni per emettere l’auto-fattura nella quale devo indicare anche il codice IVA fornitore europeo.

Se invece non ricevo la fattura per l’importo corretto, cioè con un’importo inferiore al reale, allora i 15 giorni per regolarizzare partono dal mese successivo a quello di ricezione.

Per concludere: se non ricevo la fattura son dolori

Come hai visto in questo articolo il nostro amato Fisco ha trovato un modo per essere sicuro di incassare sempre l’IVA sulle forniture.

Se il tuo fornitore si dimentica di emettere il documento questa situazione diventa un tuo problema.

In pratica il fisco ti obbliga a fare il guardiano dei fornitori e questo mi porta ad una considerazione importante.

Con alcuni fornitori (diciamo “disordinati”) è bene chiedere il documento in anticipo rispetto al bonifico perché se non ricevo la fattura poi sono problemi miei.

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