Assumere il coniuge a volte è possibile, in alcuni casi è (praticamente) vietato ed in altri è tecnicamente possibile ma sconsigliabile.
Non c’è dubbio che assumere il coniuge oppure un parente possa essere una corretta strategia per avere una persona di fiducia che ci aiuti in azienda.
l’Italia è un paese costruito sulle piccole e laboriose aziende a conduzione familiare, fosse solamente per assicurare un’entrata ai nostri cari.
Resta poi la questione della convenienza fiscale (reale o presunta) di poter spalmare il reddito del business su più persone.
Come puoi vedere si pongono diverse questioni che si intrecciano tra convenienza e rischi e per questo motivo ho preparato questo articolo con tutti i dettagli su come assumere il coniuge.
Cosa si intende per lavoro dipendente
Secondo la legge il lavoratore dipendente è quella persona che, a fronte di una determinata retribuzione, si obbliga a fornire una prestazione lavorativa intellettuale oppure manuale.
Mediante il “potere direttivo” il datore di lavoro indica al lavoratore cosa fare, come farlo e con quali tempi e poi, tramite il “potere di controllo“, andrà a verificare il rispetto delle direttive impartite.
Il mancato rispetto delle direttive può comportare delle “azioni disciplinari” che vanno dal semplice richiamo verbale fino al licenziamento.
Pertanto il lavoratore è “subordinato” alle regole imposte dal datore di lavoro che lo ha inserito all’interno della propria organizzazione aziendale con delle caratteristiche specifiche:
- il lavoratore avrà uno specifico orario di lavoro assegnato e regolamentato, generalmente da svolgere presso una specifica sede di lavoro
- percepisce una retribuzione fissa e predeterminata che, in gergo, si chiama stipendio fisso mensile
- ha diritto a turni di riposo predeterminati nonché a permessi specifici (ad esempio in caso di malattia) ed infine ha diritto ad un periodo di ferie stabilito dal singolo contratto di lavoro
Inoltre il lavoratore dipendente è sempre indenne dal rischio d’impresa e da qualsiasi evento riguardi le attrezzature e gli strumenti che sono di proprietà del datore di lavoro.
Assumere il coniuge con la ditta individuale
Sul piano tecnico non credo esista una norma specifica che impedisca ai coniugi di stipulare un regolare contratto di lavoro, tuttavia c’è una considerazione importante da fare in merito.
Come hai visto nel paragrafo precedente una delle caratteristiche fondanti del rapporto di lavoro subordinato è proprio quella dell’assoggettamento del dipendente alle direttive del datore di lavoro.
Nel corso del tempo ci sono state diverse sentenze della Cassazione che hanno quasi sempre dato ragione all’INPS nel sostenere che l’apporto lavorativo del coniuge incarna quel legittimo “aiutarsi” tipico del rapporto matrimoniale.
In pratica l’INPS sostiene che l’apporto lavorativo del coniuge si basa sull’affetto e non sulla reale opportunità di lavoro e finisce automaticamente per fare verbale sostenendo che il rapporto di lavoro è camuffato.
Dal canto suo la Cassazione ha dato troppe volte ragione all’INPS e questa dell’INPS è diventata, nel corso del tempo, una pratica consolidata.
Assumere il coniuge se ho un’impresa familiare
Una delle soluzioni che più spesso sono state adottate per permettere al coniuge di percepire una parte del reddito dall’azienda è quella di costituire un’impresa familiare.
Questa esigenza è nata soprattutto per il fatto che è necessario dare un assetto contributivo regolare al coniuge alternativo alla rischiosa assunzione.
L’impresa familiare è sicuramente un’opzione interessante quando si intendono versare i contributi, tuttavia si tratta di un obbligo e non di un’opzione.
Pertanto la maggior parte degli imprenditori non la trova (a conti fatti) una vera e propria soluzione in quando non migliora il “conto della tasse” e, nella maggior parte dei casi, lo peggiora di molto.
Oltre a questo l’impresa familiare richiede un formale atto notarile di costituzione e gli effetti fiscali sono differiti all’annualità successiva.
Molti degli imprenditori che sono alla ricerca di una soluzione rapida al problema delle tasse tendono pertanto ad escludere a priori questo strumento poco maneggevole.
Assumere il coniuge se ho una SRL
Quando il datore di lavoro è una società, ad esempio una SRL, allora ci sono decisamente meno difficoltà nell’assumere il coniuge perché la società è un soggetto di diritto che rimane separato dalle persone.
In ogni caso non dobbiamo perdere di vista il fatto che, sia l’INPS che l’Agenzia delle Entrate, potranno sempre tentare di sostenere che si tratta di un rapporto di lavoro fittizio.
In questo caso ci sono degli indizi che provano un rapporto di lavoro utilizzato in realtà per altri fini:
- mancano i pagamenti dello stipendio oppure i pagamenti sono stati effettuati in modo irregolare
- il coniuge-dipendente non rispetta gli orari di lavoro oppure è spesso assente dal luogo di lavoro
- non c’è alcuna traccia dei lavori effettuati, ovvero non si riesce a documentare che il lavoro sia effettivamente stato fatto dal coniuge
Quando è possibile superare tutte e tre queste prove sataniche allora anche il più incallito degli ispettori dovrà farsene una ragione (si spera).
Nel frattempo è bene ricordare un’altra particolarità, ovvero che in Italia è assolutamente sconsigliabile assumere se stessi.
Detta così potrebbe essere una sciocchezza, tuttavia sono capitati dei casi in cui una persona era contemporaneamente il dipendente nonché il socio di maggioranza oppure l’amministratore unico della società.
Il motivo è che non si può ragionevolmente sostenere di avere un potere disciplinare su se stessi quindi mancherebbe uno dei presupposti fondanti del rapporto di lavoro.
l’alternativa del lavoro autonomo
Uno dei motivi che alle volte spinge gli imprenditori a voler retribuire il coniuge è quello di creargli una posizione fiscale per migliorare l’assetto contributivo oppure per ridurre la pressione fiscale.
Oltre alla possibilità di assumere il coniuge esiste l’alternativa della posizione come lavoratore autonomo.
Grazie a questa opzione cadono i requisiti di subordinazione e tutti i vincoli di rispetto degli orari.
Il focus del lavoratore autonomo infatti è sulla prestazione lavorativa, esulando in qualche modo dal tempo necessario per eseguirla.
A questo punto le eventuali osservazioni che possono emergere da un controllo sono relative all’esistenza di un vero e reale contributo operativo.
Se il coniuge lavora con te non avrai nessuna difficoltà ad avere 100 prove ogni giorno dell’attività svolta, come ad esempio le mail con i clienti, contatti e contratti, appunti di ogni genere e via dicendo.
Se invece la prestazione lavorativa è completamente inventata e serve solamente come strumento per drenare risorse allora mi fermerei a fare una riflessione.
Al coniuge generalmente vogliamo bene e non ci piacerebbe sapere che ha preso una denuncia penale per falsa fatturazione.
Lo stesso dicasi per il titolare dell’azienda che (facilmente) potrebbe essere accusata di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
in conclusione
Come hai visto in questo articolo esistono diversi indicatori che ti possono aiutare a provare al fisco oppure agli ispettori INPS che la prestazione lavorativa è esattamente quella che hai dichiarato.
Allo stesso modo gli ispettori possono usare una serie di presunzioni per provare che invece è tutto inventato per altri fini ed il risultato può sfociare in un verbale davvero pesante.
Pertanto la conclusione naturale è questa:
se fai le cose in regola sarai sicuramente in grado di provare la bontà del tuo operato.
Nel caso contrario il vantaggio iniziale che hai ottenuto ti si potrebbe ritorcere contro al punto che il gioco non valeva nemmeno la candela.
Nell’articolo si parla di coniuge, nel caso di persone conviventi non legate da nessun vincolo ufficiale si può agire più liberamente o anche in questo caso c’è la possibilità di contestazioni?
Buongiorno Mario,
nel caso di persone che convivono “more uxorio” le contestazioni sono rarissime.
Saluti
MT
Salve, mi chiedo se in una SAS la moglie socia accomandante possa essere assunta come dipendente. Se lo fosse, sarebbe anche possibile darle dei fringe benefit come buoni pasto o buoni acquisto?
Grazie
Buongiorno Paolo,
in linea di massima non c’è un espresso divieto, tuttavia potrebbero esserci delle evidenti incompatibilità se il socio accomandatario è il marito e ci sono elementi che possano mettere in dubbio l’esistenza di un reale vincolo di subordinazione.
Saluti
MT
Buongiorno, articolo interessante!
Vorrei sottoporle questo caso: due conviventi che vogliono aprire ciascuno un’impresa individuale, possono assumersi come dipendenti a vicenda?
Cioè si può essere datore di lavoro e dipendente allo stesso tempo della stessa persona?
Grazie
Buongiorno Lorenzo,
tecnicamente potrebbe essere fattibile, ovviamente considerando l’impiego come reale e non come puro artifizio, tuttavia mi sfugge completamente l’utilità di una tale operazione.
Saluti.
MT
Buongiorno, ho da sottoporre una questione.
Un caso in cui una persona sia stata assunta come dipendente dal marito nella srl di cui è socio col fratello. Dopo diversi anni scoprono che non avrebbe potuto essere assunta cone dipendente, viene riassunta come collaboratrice famigliare ma il fratello del marito si rifiuta di versarle i contributi sostenendo che non sia possibile. La signora in questione può richiedere che le vengano versati i contributi dalla società?
Grazie
Buongiorno,
è un caso abbastanza particolare, specie per il fatto che ignoro i motivi per i quali non avrebbe potuto essere assunta come dipendente e non mi risulta che sia possibile attivare la figura del collaboratore familiare nella SRL. Sarebbe opportuno dare uno sguardo ai documenti prima di fornire un qualsiasi parere.
Saluti
MT
Buongiorno sono separato da mia moglie, posso essere assunto dalla sua ditta individuale?
Grazie
Buongiorno Mario,
la separazione non elimina il vincolo matrimoniale quindi è opportuno valutare lo step successivo, ovvero il divorzio.
Saluti
MT
Buongiorno,
ho una Srl unipersonale, se invece di assumere la moglie come dipendente e dover dimostrare l’effettivo lavoro svolto, la inserisco nel consiglio di amministrazione con la carica di consigliere o vice presidente e le attribuisco uno stipendio come compenso amministratore? La devo far entrare anche come socia? Ci sono insidie? Grazie
Buongiorno Roberto,
per avere la carica di amministratore non è necessario avere anche le quote della società.
Saluti
MT
Buonasera Massimo, io ho una ditta individuale e fino a 2 settimane fa avevo la mia ragazza assunta, però essendoci sposati si è dovuta licenziare.
Considerando che potrei inserire mio padre come amministratore, io e mia moglie potremmo essere assunti dalla nuova srl come soci dipendenti con quote al 50 e 50?
Buongiorno Michele,
il fatto di essere cumulativamente soci (proprietari) al 100% della società ed al contempo essere lavoratori subordinati mi lascia davvero perplesso.
Se desidera valutare delle soluzioni più eleganti può prenotare una consulenza attraverso l’apposito modulo di contatto.
A presto
MT
Buongiorno Massimo,
Sono un ingegnere libero professionista e mi chiedo se invece di assumere la moglie (ad esempio come segretaria) sia possibile farle aprire una partita IVA forfettaria e farla lavorare per me. Ci sarebbero problemi considerando che sarei il suo unico cliente?
Grazie
Paolo
Buongiorno Paolo,
il lavoro autonomo risolverebbe a monte il problema dell’assunzione, ovviamente a patto di inquadrare la nuova partita IVA nel modo corretto.
Saluti
MT
Salve Massimo, grazie mille per la risposta. Con “inquadrare la nuova partita IVA nel modo corretto” intende sciegliere il giusto codice ATECO (es. 82.11.01 – Servizi integrati di supporto per le funzioni d’ufficio, potrebbe andar bene), o anche altro?
Grazie ancora
Paolo
Buongiorno Paolo,
oltre al giusto codice ATECO ci sono altre cose a cui prestare attenzione come ad esempio l’oggetto delle fatture e la documentazione delle attività eseguire e questi sono argomenti poco attinenti questo articolo e dei quali è preferibile discutere in via riservata.
A presto
MT
Buonasera, io ho impresa familiare con mia mamma come collaboratrice familiare (io 70 lei 30), ora che va in pensione volevo assumere mio marito ma come dipendente non collaboratore? Si può fare? Inoltre non potendo scaricare il suo costo del lavoro quanto inciderebbe sulle tasse?
Grazie
Buonasera,
La tassazione di una ditta individuale dipende dal livello di reddito.
Assumere il marito non è di per se vietato, ovvero è possibile a patto di non “scaricare” il costo sostenuto.
Tuttavia questa strategie mi convince veramente poco.
Saluti
MT
Buonasera, sono socia della SAS di mio marito insieme ad un altro socio (siamo in 3). Ormai sono anni che svolgo tutto il lavoro amministrativo gratuitamente perché le mie quote alla fine è come se fossero sue. Mi vengono pagati solo i contributi. Ora vorrei essere assunta e avere le mie quote e il mio stipendio soprattutto. Si può fare?
Buongiorno Filippa,
in linea di massima è fattibile.
Saluti
MT
Buongiorno sono amministratrice unica e socio unico di una srl posso assumere mio marito che tral’altro del settore da tutta la vita
Buongiorno,
il fisco tende spesso a sovrapporre la SRL unipersonale alla ditta individuale.
Credo si possano valutare situazioni più serene.
Saluti
MT
Buongiorno cortesemente una domanda sono amministratrice e socia unica di una srl metalmeccanica vorrei assumere mio marito che fa questo lavoro per altre aziende simili alla mia da 25 anni e lavorerebbe veramente mi dia un consiglio
Tipo?
Buongiorno,
se le interessa approfondire l’argomento mi può contattare attraverso l’apposita pagina per le richieste di consulenza.
Saluti
MT
Salve, mio marito è Consulente del Lavoro può farmi un contratto da dipendente?Grazie
Salve mio marito ha uno studio tecnico professionale (geometra) per essere in regola nelle ore lavorative può fare un contratto di lavoro dipendente in qualità di collaboratrice o segretaria? per il momento vorrei impegnarmi in studio solo part- time.grazie per l’attenzione
Buonasera Raffaella,
non credo esita una norma che lo vieti, tuttavia la invito a leggere l’articolo qui sopra dove parlo dei rischi ai quali ci si può esporre.
Saluti
MT
Buongiorno, mio marito ha una società srl unipersonale. Io svolgo il suo stesso lavoro da oltre 15 anni, vorrebbe assumermi perché ha necessità di una persona che conosce e fidata per ampliare la rete aziendale e che segua la rete commerciale gestendo e distribuendo il lavoro. L’assunzione mi vedrebbe regolarmente presente in azienda e in ufficio dal lunedì al venerdì 8 ore al giorno. Ci sarebbero problemi seconde lei oppure no, i presupposti per dimostrare che lavoro regolarmente ai sarebbero senza dubbio, busta paga, foglio presenze, contratto di lavoro, retribuzione pagata mensilmente. Grazie
Buongiorno Silvia,
è una situazione da verificare attentamente quindi le consiglio di utilizzare l’apposita pagina di contatto per richiedere una consulenza.
Saluti
MT
Buongiorno Dott. Tonci,
Sono un medico specialista che svolge la propria attività in uno studio singolo (non poliambulatorio) nel quale svolgo attività di diagnostica e non chirurgica.
Vorrei che mia moglie potesse aiutarmi nei lavori di segreteria (utilizzo del telefono per appuntamenti, gestione computer, ecc) e non, ovviamente, per svolgere funzioni che implichino competenze mediche, che non ha. Una sorta di collaborazione, quindi.
Non mi interessa la possibilità o meno di deduzioni fiscali o altri benefici se non solo la possibilità di regolarizzare la sua posizione presso lo studio. Aggiungo che la mia attività si svolge per due giorni alla settimana.
Quale formula sarebbe più opportuna in questo caso? Assunzione? Voucher? Altro?
La ringrazio tantissimo per i sui consigli.
Buongiorno Fausto,
visto che non è interessato ad alcun beneficio fiscale allora non c’è la necessità di ricorrere ad alcuna assunzione o altro.
Saluti
MT
Buongiorno Dottor Tonci, sono socia con mio marito in una piccola srl senza dipendenti che fino a due anni fa era una snc, purtroppo le tasse e l’inps ci stanno strangolando , stavo valutando di trasformarla in srl unipersonale, ma c’è un problema, è un’azienda di trasporti e il preposto sono io e l’autista è lui, senza le mie autorizzazioni lui non può lavorare, come possiamo fare se io non posso assume lui e lui non può assumere me? per risolvere e non soccombere? La ringrazio
Buongiorno Elena,
se le tasse vi stanno “strangolando” è probabile che non sia un problema di assunzione e nemmeno di assetto fiscale, specie se ci sono pochi utili e molte uscite. Potrei ipotizzare la necessità di fare prima una buona pianificazione aziendale ed un piano di ripresa.
Nel caso mi può contattare attraverso l’apposita pagina contatti.
Saluti
MT
Salve, una mia conoscente è assunta come dipendente da una Srls ma non non è presente sul luogo di lavoro.
Che rischi corre?
Buongiorno,
una finta assunzione espone a rischio di contestazioni da parte di INPS, Agenzia Entrate, soci, amministratori ed eventuali altri dipendenti.
Se invece si tratta di una reale attività di lavoro (ad esempio da remoto) allora è sufficiente regolamentarla.
Saluti
MT
Buonasera, io e mio marito siamo due liberi professionisti, iscritti ad albo professionale. Paghiamo entrambi come ditta individuale (partita IVA) tasse e contributi alla nostra cassa.
è possibile che uno dei due possa assumere l’altro come lavoratore dipendente? Per poter ridurre il carico fiscale e contributivo? Le tre condizioni di cui parla: Orario di lavoro, retribuzione e dimostrazione del lavoro svolto, sarebbero superate e facilmente dimostrabili nel nostro caso.
Buongiorno,
l’orario di lavoro, retribuzione e dimostrazione del lavoro svolto potrebbero non bastare perché rimane la questione del vincolo di subordinazione (specie in assenza di altri dipendenti).
Il Vostro è un caso che varrebbe la pena di esaminare nei dettagli perché non è detto che l’assunzione sia la formula più vantaggiosa.
Nel caso potete utilizzare l’apposito modulo di contatto a >>> questo link <<< Saluti MT
Ciao Massimo,
Io e mio papà siamo soci di una SNC che opera nella ristorazione.
Vorrei assumere mia moglie per un REALE BISOGNO di mano d’opera, ma il consulente del lavori mi dice che non è possibile.
Mi confermi?! O posso procedere con regolare assunzione?
Buongiorno Davide,
non conosco i motivi per i quali nel tuo caso non sia possibile e ti confesso che un po’ mi incuriosiscono.
Se vuoi che analizziamo il tuo caso specifico allora mi puoi contattare attraverso il >>> modulo di contatto <<<. A presto MT