Durante un webinar un utente di questo sito web ha postato un commento che diceva “sono completamente a secco di denaro e mi è impossibile pagare le tasse – è colpa del fisco oppure è colpa mia? Che soluzioni puoi propormi?”

Sono due domande concatenate ed estremamente interessanti e con poche informazioni di base è rischioso dare risposte affrettate.

Tuttavia sono una persona che non sfugge mai le domande – nemmeno quelle scomode – ed in questo articolo voglio condividere con te alcune riflessioni emerse da questo quesito.

Senza soldi: cause ed effetti

Prima di affrontare seriamente questo argomento voglio iniziare con una affermazione scherzosa che uso spesso, ovvero

“se non hai fatto del male a qualcuno allora non ti devi preoccupare perché sono certo che ci sia un modo per risolvere il problema”.

Per affrontare seriamente la questione relativa al perché un imprenditore – ad un certo punto – è rimasto senza soldi dobbiamo esaminare le due componenti di base, ovvero la causa e l’effetto.

In questo caso l’effetto è evidente, ovvero che sul conto corrente non ci sono abbastanza soldi e per risolvere questo problema ci sarebbe una soluzione semplice ed immediata ovvero farceli prestare.

In questo modo avremmo risolto temporaneamente la questione del denaro, tuttavia il problema – presto o tardi – si ripresenterà sicuramente perché i soldi presi in prestito hanno il difetto che vanno restituiti.

Quindi è davvero importante andare a capire quali sono le cause di questa mancanza di denaro per evitare di peggiorare le cose con un prestito impossibile da onorare.

Detta in parole da bar : può anche andar bene prendere dei soldi a prestito però dobbiamo isolare e chiudere la falla che genera le perdite.

Altrimenti ci troviamo dopo poco tempo a dover nuovamente andare a chiedere soldi in prestito e la situazione non fa altro che peggiorare.

Non serve un genio per comprendere che fare nuovi debiti per coprire i debiti precedenti non è la soluzione giusta.

Tuttavia quando sei immerso nel problema è probabile che tu sia annebbiato e non veda con così tanta chiarezza.

Senza soldi: come intercettare il problema

In gergo si parla di “essere a corto di cassa” tutte le volte in cui i soldi nel conto corrente non bastano a coprire gli impegni, anche se il tuo conto corrente non è proprio a secco del tutto.

Ogni qual volta sei a rischio di non mantenere gli impegni presi hai il dovere di andare a capire cosa ha causato il problema.

Se non sei capace di intercettare il problema allora è probabile che tu non sia in grado di vedere alcuna soluzione oppure che la cosa possa ricapitare nell’immediato futuro.

C’è un TEST moto semplice che puoi fare anche adesso e che ti aiuta a capire lo stato di salute finanziaria del tuo business.

Questo test si chiama “quick ratio” ovvero test di liquidità a breve e prevede che si confronti la cassa (ovvero le disponibilità liquide) con il totale dei debiti a breve termine.

Normalmente vado a conteggiare il totale dei fornitori e collaboratori scaduti più le successive scadenze di 2/3 mesi ovviamente inserendo anche le imposte che dovrò pagare a giugno per i redditi che ho percepito nell’anno precedente:

  • se questo importo è più basso della mia cassa e mi rimane ancora un discreto margine allora la mia azienda è sana
  • se invece l’importo dei debiti a breve supera le disponibilità liquide allora ho un problema che è tanto più serio quanto più grande è lo squilibrio tra i due importi

Nel momento in cui realizzo che mi trovo in questa brutta situazione ho il dovere di fermarmi a ragionare fino a quando non avrò un piano praticabile per uscire dai guai.

Continuare sarebbe estremamente pericoloso perché, se non riesco ad isolare ciò che sta mangiando il mio flusso di cassa allora andare avanti significa aumentare il disavanzo.

I primi strumenti da utilizzare

Nei momenti di difficoltà c’è un accessorio davvero importante, anzi direi fondamentale, che si chiama QUADERNO a quadretti.

Nel senso che devi prendere carta e penna per scrivere quali sono le cose che hai fatto e che ti hanno condotto in questa situazione.

Solamente dopo aver completato la prima parte puoi iniziare a scrivere il tuo piano per uscire dai guai.

Perché insisto così tanto sul fatto di avere una traccia SCRITTA, meglio se scritta con la classica penna biro?

La risposta è molto semplice: la memoria è plastica ed ingannevole perché mano a mano che passa il tempo – tende a cancellare i brutti ricordi e le esperienze spiacevoli.

Hai necessità di tenere vivo il ricordo delle azioni errate per evitare di ripeterle.

C’è inoltre un secondo ed ovvio vantaggio che deriva dal fatto che scrivere le cose ci aiuta a ricordarle ed in questo momento hai (con ogni probabilità) bisogno di tutto l’aiuto possibile.

Infine c’è un aspetto importante legato allo stress che ti provoca questo brutto momento che stai attraversando ed avere una lista scritta evita che tu debba pensare continuamente ai tuoi problemi.

Quando sei sotto stress fai le cose che sei abituato a fare a discapito delle cose giuste che dovresti fare.

Quindi se hai ammucchiato dei debiti e questa situazione ti manda in stress sarà molto facile che tu abbia la tentazione di andare in banca e chiedere dei soldi in prestito invece di che rallentare e concentrarti sulle vere soluzioni.

Questo fatto è dovuto al subconscio umano che è come un principe di sette anni che è salito al trono in seguito alla morte improvvisa del padre; non ha avuto il tempo per formare una propria idea su come gestire le finanze e lo fa mettendo in campo quel poco che sa.

Quindi devi uscire dalla zona di comfort ed iniziare a fare le cose nella giusta direzione.

Avere un piano scritto ti fornisce un aiuto realmente consistente.

Soluzioni pratiche

È giunto il momento delle AZIONI PRATICHE da compiere perché altrimenti rimaniamo nel territorio dei concetti tanto belli quanto inutili.

1️⃣ Il primo PASSO è quello di decidere che oggi è il momento ZERO ovvero quello in cui fermi le bocce e (soprattutto) smetti di spendere quel poco che ti è rimasto.

Attenzione che non ti sto suggerendo di smettere di pagare tutti ma ti sto dicendo che devi fermarti e concentrarti sulle soluzioni.

Ti assicuro che 24/48 ore non sono un problema per nessuno e chiunque ha il potere di imporre una piccola pausa per fare un momento di riflessione in modo sensato.

2️⃣ Il SECONDO PASSO da fare è quello di decidere un ordine di priorità dei pagamenti, ovvero scegliere esattamente “chi paga chi, cosa, quando, eccetera.

In cima alla lista ci vanno gli stipendi ed i contributi e vanno pagati puntualmente, cascasse il mondo!

Cè una fondamentale ragione per affermarlo in modo così perentorio:

i dipendenti ed i collaboratori sono persone con le proprie vite e le proprie scadenze ed hanno scelto di appoggiare le loro vite sulla tua azienda, quindi non li puoi tradire per nessun motivo.

In altre parole queste persone fanno affidamento su di te ed il fatto di essere puntuale deve essere per te un imperativo senza scuse.

Te lo ripeto alla “pane & salame”: non può esistere un imprenditore con il macchinone parcheggiato fuori ed i collaboratori con lo stipendio in ritardo.

Devi anche considerare che il tuo business sta in piedi proprio grazie al lavoro di queste persone che necessitano della giusta serenità per lavorare nel migliore dei modi.

Se non dai tranquillità a queste persone allora inizierà un processo di declino che andrà a coinvolgere tutti i reparti aziendali innescando una spirale verso il basso.

Al secondo posto della lista ci sono i fornitori strategici ed al terzo posto ci sono tutti gli altri fornitori generici.

Senza soldi e con un ottimo piano

Il concetto di fondo è che essere senza soldi può essere una situazione temporanea solo se hai un piano preciso per il pagamento dei debiti, eventualmente senza pagare subito domattina.

Questo piano lo devi studiare con i fornitori con i quali devi essere estremamente trasparente ed altrettanto puntuale nel rispettare la parola che hai dato.

La trasparenza ti serve per concordare le scadenze in modo preciso.

Ti posso assicurare che tutte le persone hanno affrontato dei problemi nella propria vita e siamo generalmente inclini ad aiutare il prossimo quando ne abbiamo l’occasione.

Sai a chi non ci piace fornire aiuto?

Non ci piace fornire aiuto alle persone che non rispettano gli impegni e a quelli che ci raccontano scuse condite da mille frottole.

Detestiamo quelli che non ci rispondono al telefono e nemmeno ai messaggi e che – dopo mille tentativi – alla fine, quando riusciamo a parlarci, magari ci insultano pure!

Comprendo che le persone in difficoltà con il denaro stanno vivendo uno stato di stress ma a nessuno piace subire cattivi comportamenti perché è spesso una questione di etica e di buone maniere.

Una volta che avrai terminato di fare la lista delle precedenze avrai pronto il tuo piano dei pagamenti per quello che riguarda il passato.

A questo punto sei pronto per il TERZO STEP ovvero il budget per il futuro.

Senza soldi e con un ottimo piano

Nel momento in cui decidi di fare un budget per il futuro devi essere davvero onesto con te stesso e chiederti se tutte quelle spese erano davvero necessarie.

Hai già capito che questo è il momento dei tagli, ovvero devi eliminare tutto quello che è superfluo.

Può darsi che – in apparenza – non ci siano cose superflue ma la realtà è che devi arrivare ad avere un totale delle spese che sia inferiore a quello delle entrate.

Inoltre è bene che rimanga un margine di almeno il 10% per andare a coprire eventuali errori oppure imprevisti che possono sicuramente capitare.

Gli imprevisti sono quella cosa che capita solo alle persone che non li hanno messi in conto.

So bene che sembra un gioco di parole quindi te lo dico con un esempio da BAR:

Hai presente quando sei in ritardo e – guarda caso – trovi tutti i semafori rossi?

Mentre quando sei in anticipo li trovi tutti verdi e magari c’è anche poco traffico?

Con il budget è la stessa cosa: ~se hai lasciato del margine allora è più probabile che tu abbia meno imprevisti~ di quando, al contrario, di margine non ne hai proprio.

Di solito in azienda i principali problemi derivano da una prolungata gestione senza un piano di cassa.

Chi ha un piano di cassa raramente ha problemi di denaro.

Quando un’azienda ha problemi di denaro quasi sempre manca un piano di cassa ed il perché è molto semplice.

A nessuno piace affrontare i problemi e nel momento in cui inizi a scrivere un piano dettagliato devi affrontare la realtà e questo causa sempre dolore.

Se cerchi un minimo di consolazione ricorda questo:

Le eventuali rinunce di OGGI servono per stare bene DOMANI e quel domani potrebbe essere molto più vicino di quello che ti aspetti.

Ci vediamo al prossimo articolo.