Questa mattina riflettevo su una telefonata di qualche giorno fa con un potenziale cliente e, più in generale, sul mestiere di “fare l’imprenditore”.
Mi sono trovato a ragionare su un’idea di fondo, ovvero che
fare (seriamente) l’imprenditore non ha niente a che vedere con avere una partita IVA oppure una società.
Questa potenziale cliente mi aveva contattato perché ha ricevuto un decreto ingiuntivo per alcune vecchie fatture che non era riuscita a pagare.
‼️ Il commercialista di questa persona ha suggerito di fare un atto di affitto d’azienda ad una nuova società da intestare ad un prestanome e voleva conoscere la mia opinione in merito.
In pratica era alla ricerca di un sistema di protezione patrimoniale da applicare alla propria azienda.
Dato che è un argomento interessante ho pensato di condividere con te alcune considerazioni in merito alla vicenda.
Fare l’Imprenditore in modo serio ed etico
Il primo di questi ragionamenti è che, se hai ricevuto la merce, trovo corretto che tu debba rispettare le scadenze di pagamento.
A mio modesto parere
fare l’imprenditore significa, prima di tutto, non abusare della fiducia del tuo prossimo.
Chi ti ha fornito la merce ha sicuramente un proprio bilancio da gestire e con ogni probabilità non ha messo in piedi un’opera caritatevole.
Se ti ha ceduto la merce con una dilazione di pagamento di 30 giorni significa che tu hai il sacrosanto dovere di pagare alla scadenza concordata.
Qualsiasi altro ragionamento su quale sistema utilizzare per far fesso il tuo fornitore va automaticamente a ZERO.
Se tu tratti così i tuoi fornitori è impossibile che io diventi uno di questi, specie perché con me dovresti instaurare un rapporto della massima fiducia, se non altro per gli argomenti che tratto.
Tuttavia non voglio più di tanto fare il moralista perché faccio un altro mestiere, quindi parliamo solamente della soluzione “tecnica”.
Fare l’Imprenditore in modo protetto è un tuo diritto
A riguardo della protezione patrimoniale c’è una precisazione importante da fare.
Qualsiasi strumento funziona bene solamente quando sei “in bonis”, ovvero quando ancora non hai fatto la frittata.
Agire solo dopo che hai ricevuto un decreto ingiuntivo è il modo migliore per mettersi nei guai ulteriormente perché è evidente che qualsiasi soluzione di protezione patrimoniale è funzionale a commettere solamente un atto illecito.
Qualsiasi avvocato (anche mediocre) potrebbe argomentare che hai compiuto degli atti notarili privi di sostanza economica e che tuo fratello è solo un prestanome.
Se invece ti trovi di fronte ad un avvocato scaltro (e ce ne sono molti) rischi pure una denuncia per truffa.
⁉️ A questo punto ti starai chiedendo cosa c’entrano “i guerrieri della notte” che ho inserito nel titolo di questo post, e te lo spiego subito.
Fare l’Imprenditore ed i guerrieri della notte
Qualche sera fa ho rivisto questo film del 1979 che racconta la storia della banda newyorkese dei “Warriors” che controlla il territorio di Coney Island.
La sera del 13 luglio 1979 viene proclamata una tregua tra tutte le bande giovanili che controllano i quartieri della città per permettere un grande raduno in un parco del Bronx, a cui ogni banda può partecipare con una delegazione disarmata di nove elementi.
Durante questo raduno i Warriors vengono ingiustamente accusati dell’omicidio di Cyrus, ovvero il capo della banda dei “Rogues” e devono filarsela a gambe perché tutte le altre bande cercano di acciuffarli per fare giustizia.
Per tutta la notte scappano corronendo attraverso Manhattan in direzione Brooklyn
All’altezza della metropolitana sulla 96ª strada vengono raggiunti dalla banda dei “Baseball Furies” che sono in evidente superiorità numerica e sono pure armati di mazze da baseball.
I “nostri” guerrieri continuano a scappare e, all’altezza di Riverside Park, succede una cosa importante.
Il capo dei Warriors dice ai suoi guerrieri “è inutile continuare a sprecare energie nel tentare di scappare… tanto vale battersi ora finché abbiamo ancora fiato”.
A quel punto smettono di correre, attendono di essere raggiunti ed infine si scontrano con la banda avversaria.
Com’è andata a finire?
Il finale del film non è assolutamente importante perché l’insegnamento è tutto in quella decisione presa e ti spiego subito il perché:
- il fatturato di un’azienda è come il cibo, ovvero puoi stare diversi giorni senza mangiare senza rischi particolari
- gli utili di un’azienda sono come l’acqua, ovvero se smetti di bere per più di qualche giorno potresti avere guai seri
- la liquidità per un’azienda è come l’ossigeno, e senza di quello puoi morire in pochi minuti
Pertanto la regola d’oro di Riverside Park è questa:
è bene fermarsi PRIMA di rimanere completamente a zero
Se rimani senza fiato sei sicuramente spacciato, invece i nostri eroi si sono fermati in tempo ed hanno combattuto.
Ovviamente si tratta di un film a lieto fine, quindi i Warriors hanno sconfitto il nemico e tutti vissero felici e contenti.
Nella realtà le cose non vanno come in televisione e, come imprenditore, hai un preciso dovere:
devi sempre conoscere con precisione quanta cassa stai producendo e quanta te ne serve per evitare di restare senza ossigeno.
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