Finanziamento soci: istruzioni per l’uso

Il finanziamento soci assume spesso le sembianze di una buccia di banana sulla quale scivolare e farsi del male.

Le società per funzionare hanno bisogno di capitali e, spesso, il capitale sociale può non essere sufficiente, specie se hai utilizzato una SRL semplificata.

In questi casi ti trovi di fronte a due alternative: fare il finanziamento soci oppure versare il denaro a titolo di capitale.

In questo articolo ti spiego come funzionano entrambe le operazioni e scopriamo quella più adatta alla tua società.

Finanziamento soci oppure versamento di capitale?

Una delle prime ragioni per essere contrari al finanziamento soci è che questo importo, per la tua società, nel bilancio verrà segnato come debito.

Si tratta infatti di un importo da restituire ai soci così come gli importi che devi pagare ai fornitori, al fisco oppure alle banche.. quindi è un debito!

Questo danneggia di molto il tuo “rating”, ovvero le tue possibilità di essere finanziato dalla banca.

Tra l’altro sai bene che non è per niente facile farsi prestare soldi dagli istituti di credito, quindi perché peggiorare volontariamente il tuo bilancio con dei debiti?

Se ti interessa muoverti nella direzione di avere un bilancio migliore nei confronti di chi lo deve esaminare allora è decisamente più sensato far vedere che la tua società ha un capitale più elevato.

A questo punto puoi scegliere di immettere denaro a capitale e destinarlo ad eventuale copertura di perdite future oppure di un possibile aumento di capitale sociale.

Presunzione di distribuzione degli utili (con relative tasse)

Se decidi di effettuare il versamento in conto capitale devi prestare molta attenzione al momento in cui deciderai di restituire gli importi ai soci perché ci sono due insidie.

La prima insidia riguarda il dovere di “postergazione” di cui ti parlo tra poche righe e la seconda riguarda la “presunzione di distribuzione di dividendi”.

Quando c’è una restituzione ai soci di importi a titolo di capitale devi controllare la presenza di riserve di utili.

Il fisco infatti ti impone di distribuire per primi gli eventuali utili ed il motivo è semplice: sugli utili ci devi pagare le tasse!

Non c’è altra ragione infatti se non il gettito.

Quindi potresti trovarti con degli importi bloccati praticamente per sempre e per questo motivo devi verificare l’orizzonte temporale di restituzione.

Se decidi di rendere il denaro prima della fine del primo esercizio non ci sarà problema perché di certo non avrai ancora utili.

Allo stesso modo se sai già che non intendi riprenderti l’apporto di capitale allora la questione della presunzione di distribuzione utili non sarà un grosso problema.

Tuttavia non è facile prevedere quale siano le esigenze future del tuo business, quindi fai molta attenzione nel programmare il piano di restituzione.

Queste considerazioni ci portano direttamente al prossimo argomento.

Il finanziamento soci me lo posso riprendere?

Quando chiedo ad alcuni imprenditori perché hanno usato il finanziamento soci mi sento generalmente rispondere che lo ha detto il consulente “così mi posso riprendere i soldi quando voglio”.

Non c’è niente di più sbagliato perché

il finanziamento soci va restituito solo DOPO che sono stati pagati gli altri debiti

Infatti l’articolo 2467 del codice civile impone che il finanziamento soci venga “postergato” rispetto agli altri crediti della società, salvo che ci siano mezzi finanziari sufficienti per adempiere correttamente a tutti i pagamenti.

Questo vuol dire che se hai in banca gli ultimi 10K non li puoi dare ai soci bensì devi pagare per primi gli altri debiti.

Se invece hai denaro a sufficienza per tutti allora puoi (ragionevolmente) procedere come meglio ritieni, a patto che rispetti il contratto di finanziamento.

Perché fare un vero contratto per il finanziamento soci?

Il primo motivo per il quale è opportuno (e consigliabile) avere un vero contratto per il finanziamento soci è che, in questo modo, hai una certezza sulla data dalla quale i soci possono maturare il diritto a chiedere la restituzione degli importi.

Se non c’è il contratto allora il socio può chiedere la restituzione dei propri soldi in qualsiasi momento e questo potrebbe mettere in difficoltà finanziaria la società.

Tra l’altro i crediti dopo 5 anni si prescrivono e l’Agenzia delle Entrate potrebbe approfittarne per farti del male…

Se un credito del socio ha superato il quinto anno si intende giuridicamente scaduto a favore della società la quale ha diritto di incamerare definitivamente l’importo.

Cosa succede in questo caso?

La risposta è semplice: dato che si tratta di un arricchimento della società la stessa dovrà pagare le tasse sull’importo del finanziamento soci.

Anche in questo caso le ragioni di gettito vengono prima di qualsiasi altro tipo di considerazione, quindi è bene non esporti a questo tipo di rischio.

Tra l’altro, senza il contratto di finanziamento soci, corri il rischio di cadere nella trappola della “presunzione di interessi”.

Se non hai una prova (scritta ovviamente) che il tuo finanziamento è di tipo infruttifero, ovvero senza interessi, è probabile che il Fisco ti accusi di non aver pagato le imposte sugli interessi (anche solo presunti).

Dato che i tassi di interesse negli ultimi tempi sono vicini allo zero è probabile che non si tratti di importi da capogiro, tuttavia perché pagare una multa quando puoi farne a meno?

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