Come pagare meno INPS , in modo legale e trasparente?

Nella maggior parte dei casi gli imprenditori possono pagare meno INPS, a volte anche zero!

  • Hai un’azienda e paghi una follia di INPS?
  • Ti interessa scoprire come pagare meno INPS?
  • Vuoi evitare di doverlo pagare?

Se almeno una volta ti sei fatto una di queste domande, allora questo articolo è proprio per te.

Quando apri un’azienda senza pianificare bene le cose corri il rischio di trovarti subito iscritto alla “gestione artigiani e commercianti” e ben presto ti accorgi che un quarto dei tuoi guadagni se ne va per i contributi INPS.

Questi soldi finiscono in un grande buco nero dal quale un giorno forse spunterà fuori qualcosa per la tua pensione.

In pratica dopo quarant’anni di contributi misteriosamente comparirà una legge che ti farà andare in pensione con il 40% di quello che pensavi di prendere.

So bene che ho una posizione molto critica nei confronti della pensione INPS e forse non sarai d’accordo con me ma non puoi negare l’evidenza: i conti pubblici italiani fanno acqua da tutte le parti.

Visto l’andamento degli ultimi decenni non c’è niente che può far pensare che in futuro la situazione migliorerà al punto da poter dormire sonni tranquilli.

In questo articolo ti voglio mostrare una via d’uscita.

Ti spiegherò come funzionano i contributi e soprattutto ti farò vedere come pagare meno INPS … in alcuni casi anche ZERO!

Prima di entrare nel vivo devo farti una grossa precisazione: in questo articolo ti spiegherò come pagare meno contributi INPS con riferimento alla Gestione Artigiani e commercianti.

Per sapere come pagare meno contributi INPS gestione separata vai subito a questo articolo che ho scritto la settimana scorsa.

1. Chi deve pagare i contributi INPS

Per capire se hai o meno l’obbligo di pagare i contributi INPS (artigiani e commercianti) devi verificare contemporaneamente due requisiti:

  1. avere un’attività “iscrivibile” all’INPS artigiani-commercianti
  2. essere un socio-lavoratore

Ti voglio sottolineare che i due requisiti devono essere contemporanei, quindi devono esserci tutti e due.

Se riesci a eliminarne uno solo dei due allora sei “fuori dall’incubo” perché sei riuscito a pagare meno contributi INPS ( anzi proprio ZERO!!!)

Come dicevo il primo requisito è di avere una attività che sia “iscrivibile” all’INPS gestione artigiani-commercianti.

Queste sono le attività che innescano l’obbligo di pagamento dei contributi:

  • attività commerciali in senso proprio e attività ausiliarie del commercio;
  • attività di servizi e del turismo
  • attività di assicurazione e di promozione finanziaria

Praticamente restano escluse solo le attività professionali e le attività industriali.

Fai molta attenzione perché:

quando inquadri la tua azienda come attività industriale allora non devi pagare INPS.

Molti imprenditori, specie quando avviano l’attività, commettono un banale errore che poi costa molto caro.

Pur avendo i requisiti per essere considerati industria richiedono volontariamente l’iscrizione come artigiani.

Come mai potevano evitare di pagare INPS e hanno commesso l’errore di iscriversi (volontariamente) come impresa artigiana?

Semplice: perché come Ditta Artigiana si può pagare meno di stipendi ai dipendenti!

Ovviamente le attività artigiane hanno delle facilitazioni sia in termini di stipendi da erogare ai dipendenti sia in termini di contributi sulle buste paga.

Tuttavia moltissimi imprenditori con cui ho parlato in passato mi hanno confessato che nemmeno sapevano di questa possibilità.

Semplicemente il loro consulente gli ha suggerito di iscriversi come ditta artigiana perché così risparmi” …  e loro si sono fidati!

Attenzione: NON era un consiglio sbagliato!

Non c’è nulla di male se vuoi risparmiare sulle buste paga, salvo che poi scopri che paghi delle rate INPS molto salate!

Per non parlare del conguaglio INPS con la dichiarazione dei redditi a giugno dell’anno dopo!!!

Se ti stai chiedendo come fare a “scegliere” di essere qualificati come industria allora ti faccio subito un esempio.

Se importi prodotti di elettronica dalla Cina per venderli nei tuoi negozi allora sei sicuramente un commerciante (ovvero paghi INPS).

Se invece acquisti solamente dei semilavorati e poi termini la produzione qui in Italia allora non sei più un commerciante ma un “produttore-che-vende”.

In questo caso puoi liberamente scegliere di iscriverti come industria, invece che come artigiano.

In questo caso la differenza tra industria e commercio è proprio la soluzione per pagare meno contributi INPS!!!

Conosco diverse aziende che importano prodotti dall’estero, poi qui in Italia aggiungono la confezione, il foglio con istruzioni, il proprio logo, etc,.

Queste aziende tecnicamente sono qualificabili come industria, mentre nella realtà potrebbero essere poco diverse dalla tua azienda commerciale, salvo il fatto che loro non pagano INPS!

Se la tua attività non si può in nessun modo iscrivere come industria e devi per forza inquadrati come commerciante allora, per pagare meno INPS ti devi concentrare sul secondo importante requisito.

2. Devi pagare l’INPS quando sei socio lavoratore

Il secondo requisito per essere obbligato a pagare i contributi INPS è quello di essere un socio-lavoratore, ovvero essere una persona che lavora dentro all’azienda.

Quando parlo di “lavoro in azienda” mi riferisco ad una attività svolta in modo abituale e continuativo.

In altri termini se hai un ristorante e sei quello che lavora in cucina oppure tutte le sere sei alla cassa, allora sei sicuramente un “socio lavoratore”, quindi sei obbligato ad iscriverti all’INPS.

Come fai allora a pagare meno contributi INPS?

In questo caso devi valutare se ti è possibile ridurre la tua quota di partecipazione nell’azienda!

In pratica i contributi INPS artigiani e commercianti vanno calcolati sulla tua percentuale di partecipazione all’azienda.

Se la tua azienda fai 100K di utili e tu hai il 90% delle quote della società allora il tuo INPS sarà calcolato su 90K.

Il 25% di contributi INPS su 90K di “quota-reddito” sono quasi 23K di INPS ogni anno.

Secondo me è una follia… poi vedi tu!

Se invece di intestarti tutte le quote ne lasci il 40% a tua moglie, a tuo fratello oppure chi vuoi (di questo parliamo dopo) allora improvvisamente il tuo reddito INPS scende a 60k e tu paghi “solo” 14K di contributi INPS.

Ho scritto solo 14K tra le virgolette perché rimane una cifra esagerata, per lo meno dal mio punto di vista

Resta il fatto che, se volevi sapere come pagare meno INPS, con questa soluzione hai già risparmiato 8.500 euro!

Non è male ma si può fare meglio, ad esempio intestandosi meno quote.

3. Esistono soluzioni per pagare meno INPS, magari anche ZERO ?

Ovviamente non lo scrivevo se non avevo qualche idea perché

Ci sono SEMPRE delle soluzioni, quando sai come fare!

Prendi nuovamente l’esempio precedente ed immagina di scendere al 2% di quote nella tua SRL.

Se hai solo il 2% di quote allora il tuo INPS scende improvvisamente al minimo.

Il minimo di versamento INPS è costruito più o meno in questo modo:

all’INPS non interessa quanto guadagni e neppure quanto dichiari perché come “minimo” paghi circa 3.600 euro all’anno

Il tutto in quattro “comode” rate trimestrali.

Ovviamente questi ragionamenti li puoi fare solamente se hai una società perché

con la ditta individuale non hai scampo: paghi e basta.

Se questa faccenda dei contributi INPS non ti basta e vuoi scoprire altri motivi per cui è bene avere una SRL (e non una ditta individuale) allora leggi subito questo articolo.

Ricordati bene che non c’è nessuna legge che ti impedisce di aprire una SRL al posto della ditta individuale e soprattutto non c’è nessuna legge che ti obbliga ad essere socio della SRL dove lavori!!!

Questa te la voglio spiegare meglio con un esempio.

Immagina di voler aprire un ristorante e di accettare il mio consiglio di usare una SRL.

I soldi per il nuovo ristorante li mette un po’ tua moglie (o marito, fidanzata, etc) ed un po’ li mette un tuo amico.

A questo punto tu potresti essere l’amministratore della SRL ristorante, ovvero la persona che ci lavora a tempo pieno, ma SENZA essere socio.

Cosa succede in questo caso ?  Semplice:

per l’INPS tu non sei “socio-lavoratore”, quindi non paghi nulla di INPS.

E se per caso litigo con mia moglie oppure con il marito, fidanzata, amico, etc?

In questo caso ci sono moltissime soluzioni semplici e poco costose per proteggere la tua azienda sin dal momento in cui la crei, oppure anche successivamente.

Se ti stai chiedendo se è il caso di lavorare per un’azienda praticamente senza stipendio allora ti sfido a trovare una legge dove c’è scritto che non puoi!

In ogni caso sei sempre libero di farti i compensi all’amministratore e pagare un botto di tasse e di contributi!

Ricordati che esiste una soluzione definitiva!

La soluzione 100% definitiva è un po’ costosa, quindi non va bene a tutti perché si tratta di usare la SPA

Se trasformi la tua attività in una SPA (società per azioni) allora  non dovrai più preoccuparti dell’INPS.

I soci-lavoratori delle SPA non pagano MAI contributi INPS

Quindi sei arrivato alla risposta definitiva alla domanda iniziale, ovvero come pagare meno contributi INPS… anzi in questo caso proprio ZERO!

So che probabilmente ti stanno frullando per la mente un sacco di dubbi ma ricordati che

più tu hai domande, più io ho risposte per te!

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