Versamento decimi obbligatorio
Quando crei una società di capitali hai l’obbligo di versare il 25% del capitale sociale all’atto della costituzione.
Si chiama versamento decimi perché fino al 2003 era necessario versare “tre decimi” del capitale sociale.
Questo limite è stato abbassato al 25% a partire dall’anno 2004, tuttavia è rimasto il riferimento ai “decimi”.
Il capitale sociale minimo per una SRL è di 10.000 euro, quindi il versamento decimi è fissato ad un minimo di 2.500 euro.
Nelle SPA il capitale sociale minimo è di 50.000 euro, quindi il versamento minimo è di 12.500 euro.
Nella SRL semplificata non esiste un capitale minimo da versare, ovvero si può scegliere un capitale da 1 euro fino a 9.999 euro.
In ogni caso
nella SRL semplificata non esiste il versamento decimi
perché il capitale va tutto versato alla costituzione, indipendentemente dall’importo scelto.
Versamento decimi, serve l’assegno?
Nella fase di costituzione i soci devono versare il capitale agli amministratori, che poi lo useranno per la società.
Nella SRL il capitale standard è di 10.000 euro, di conseguenza il versamento decimi è di 2.500 euro.
Questo importo non supera attualmente il limite sull’utilizzo del contante, quindi
il versamento decimi si può fare in contanti.
In questo caso il notaio può indicare nell’atto costitutivo che il versamento è già stato effettuato e gli amministratori confermano di aver ricevuto l’importo.
Questa dichiarazione costituisce una sorta di “ricevuta” per il versamento dei decimi.
Tuttavia il Notaio potrebbe comunque richiedere di effettuare il versamento decimi con assegno (di solito circolare) e non c’è una regola ferrea.
In ogni caso i limiti per l’uso del contante sono prossimi ad una riduzione, quindi questi parametri subiranno una restrizione nei prossimi mesi.
Versamento decimi, i costi nascosti
Prima di scegliere se versare tutto il capitale, oppure solo una parte, è bene considerare alcuni aspetti.
Se decidi di versare tutto il capitale allora sei al di sopra delle norme sul denaro contante pertanto è necessario usare l’assegno.
Questo vuol dire che impegni una discreta somma di denaro dal giorno della costituzione fino al momento del successivo versamento in banca.
Una volta che hai versato il denaro in banca poi sei libero di usarlo per le spese della società.
Tuttavia devi considerare che, nel caso di assegno circolare, la somma risulta bloccata per più di qualche giorno.
Se invece decidi di versare in contanti solo il 25% in modo da poter subito usarlo (magari per pagare l’atto del notaio) allora dovrai effettuare un secondo versamento per il residuo.
Questo vuol dire che dovrai fare una “pratica camerale” per dire al Registro delle Imprese che è stato versato il resto del capitale.
La pratica costa circa 200 euro (a seconda degli onorari del professionista) ed è bene considerare se tenere fermi 10K per qualche giorno valga questa spesa.
Tuttavia c’è una soluzione abbastanza elegante che consiste nel fatto che i soci possono fare un bonifico agli amministratori per l’importo di tutto il capitale.
Il Consiglio notarile di Milano ha chiarito che è possibile esibire al Notaio la ricevuta dell’avvenuto accredito del bonifico al posto dell’assegno.
In questo modo non hai alcun blocco della somma e non devi fare una successiva pratica camerale al Registro Imprese, quindi risparmi circa 200 euro.
Versamento decimi senza denaro
Il denaro non è l’unico modo di provvedere al versamento dei decimi.
Infatti il versamento decimi può essere effettuato in natura, ovvero utilizzando un conferimento di beni.
In altre parole puoi dare alla società qualsiasi cosa come ad esempio delle attrezzature, un mezzo di trasporto, un’azienda già esistente, un investimento, delle quote di altre società oppure un marchio.
Al posto del denaro puoi usare anche le cripto-valute.
Se immetti dei beni al posto del denaro allora è sempre necessaria una perizia di stima, ovvero una valutazione di un professionista che dichiari il valore di quel bene che intendi usare al posto del denaro.
Questa opportunità apre molti scenari rispetto alla costituzione classica pertanto la scelta della corretta strategia si deve fare caso per caso.
Versamento decimi, quali conseguenze
Cosa succede se non versi il capitale residuo, ovvero la parte oltre il 25% obbligatorio?
La prima conseguenza è che nella visura camerale appare che il tuo capitale non è interamente versato e lo stesso vale per il tuo bilancio.
Quindi chi guarda il tuo bilancio potrebbe farsi l’idea che ti mancano i 7.500 euro da mettere nella società e magari te ne sei solamente scordato.
Questo potrebbe penalizzare il tuo rapporto con la banca oppure con i fornitori, magari solo per una svista.
La seconda cosa da tenere in considerazione è che, in caso di fallimento della società, il curatore sicuramente chiederà l’immediato versamento decimi.
Infatti nelle società di capitali il socio è responsabile solamente del capitale versato.
Quindi se non hai versato una parte del capitale ne sei responsabile, ovviamente nei limiti della tua quota.
La terza cosa da evidenziare è che gli amministratori possono in qualsiasi momento chiedere ai soci di effettuare il versamento decimi mancanti.
Se i rapporti tra soci ed amministratori si guastano allora questa si può trasformare in un’arma di ritorsione.
Infatti se gli amministratori chiedono il il versamento ed il socio non provvede allora si può arrivare anche al pignoramento dei beni o del conto corrente del socio stesso.
Ciao Massimo, argomento interessante (e ben chiarito com’è tuo solito)!
Mi fai nascere una curiosità: fra i conferimenti in natura è compreso anche il conferire un “contratto di offerta di servizi” (stipulato con un certo cliente e dove sia scritto che è cedibile e qual’è la somma che il cliente pagherà)?
In quel caso, quando il cliente riceverà i servizi (non più dal socio, ma dalla srl a cui il socio l’ha conferito): il pagamento ricevuto dal cliente sarà considerato “Ricavi” (tassabili) o versamento di decimi (non tassabili)?
Ciao,
Marco
Ciao Marco,
è sicuramente fattibile, salvo verificare se la prestazione sia già stata eseguita oppure no e se siano già intervenuti o meno degli acconti.
Qualsiasi conferimento deve passare attraverso una perizia che ne stabilisce il valore che non è necessariamente l’importo totale.
A presto.
MT
Ciao Massimo.
Ipotizziamo una srl con capitale sociale interamente versato (5 anni fa, al momento della costituzione) di euro 15000.
Ipotizziamo che questa società abbia ormai un valore di euro 500.000
Domanda: converrebbe farla valutare da un perito perchè venga aumentato il capitale sociale grazie al suo valore?
O non serve a nulla?
Ciao Carlo,
bisogna capire le motivazioni per le quali vuoi un capitale di 500K… se è solo per metterlo sulla carta intestata oppure se è per altre ragioni.
Tra l’altro potrebbe non essere necessaria nemmeno la perizia… quindi per concludere come piace a me: DIPENDE!!!
Saluti.
MT
p.s. perché non ne parliamo in aula al prossimo corso?
Buongiorno, riguarda anche le STP Srl?
Grazie
Buongiorno,
direi proprio di SI.
Saluti.
MT
Non è assolutamente vero che per le srl ordinarie il capitale minimo attualmente è 10000 euro. Può essere anche inferiore
Ciao Giorgio,
ottima osservazione ed ora ti spiego perché nell’articolo non ne ho fatto menzione:
il capitale può essere inferiore a 10K nelle “SRL ACR (ovvero SRL a capitale ridotto) che sono iscritte alla CCIAA come delle SRL semplificate.
Quindi paghi un atto 2.000 euro per avere una società che sarà trattata come una SRL semplificata che puoi costituire con 330 euro… lascio a te valutare la convenienza!
Saluti.
MT
Se una STP srl ACR con con socio unico e capitale sociale di € 1.000,00 non ha versato l’intero capitale all’atto dell costituzione, cosa succede e come si può ovviare ?
Buongiorno Massimo
avrei una domandina facile facile
io ho versato il 25% del capitale nel 10/2019 all’apertura della società la quale è ancora non attiva causa COVID-19 e altro, ma comunque bisogna chiudere il bilancio, nel quale dovrei inserire i cash rimanenti (50% perché 25% al notaio, 25% appena aperto il conto nel 2020 e versati ) devo dichiararli da qualche parte e come, o posso stampare la ricevuta dei versamenti dei soci sul CC dell’azienda e darla al commercialista?
ti ringrazio anticipatamente
cordiali saluti
Roberto
Ciao Roberto,
ti confermo che va fatta una comunicazione al Registro delle Imprese.
Passa le ricevute al tuo consulente che sicuramente è in grado di aiutarti.
Saluti.
MT
Salve Massimo,
è possibile effettuare il versamento dei decimi richiamati utilizzando a copertura dell’operazione le riserve accantonate?
Grazie
Giada
Buongiorno Giada,
in linea di massima è possibile.
Saluti.
MT
Buongiorno, spiego di seguito il problema:
Nel 2013 è stata costituita una srl composta da due soci al 50% e un’amministratore, capitale versato € 2.500,00 di 10.000,00.
Nel gennaio 2017 uno dei soci mi ha venduto la sua quota, pertanto sono diventata socio unico e l’amministratore è rimasto sempre lo stesso.
Nessuno mi ha comunicato l’importanza di versare per intero il capitale sociale entro 90giorni.
Successivamente a gennaio 2017 purtroppo dei lavori che sono stati da noi fatti non ci sono stati pagati, e quindi di conseguenza non siamo riusciti a pagare i fornitori, ci sono stati decreti ingiuntivi e cambiali e assegni andati protestati.
La società è ferma da inizio 2018, non ancora in liquidazione.
Io mi trovo quindi al momento segnalata, data la mia inadempienza al versamento del capitale sociale entro 90 giorni.
C’è però un’altro fatto… in seguito a gennaio 2017, data in cui sono diventata socio unico, sono stati fatti sul cc diversi versamenti contanti da me che però registrammo come movimento cassa a banca.
Ad oggi, tenendo conto anche del bilancio depositato del 2017, si può fare una modifica riguardante quei versamenti contanti e farli figurare come versamento capitale sociale?
Mi occorrerebbe una risposta veritiera dato che i commercialisti mi riferiscono tante cose discordanti tra di loro.
Grazie mille!
Buongiorno Signora Chiara,
le richieste di consulenza vanno inviate tramite l’apposito modulo di contatto.
Saluti.
MT
Se una STP srl ACR con con socio unico e capitale sociale di € 1.000,00 non ha versato l’intero capitale all’atto dell costituzione, cosa succede e come si può ovviare ?
Buongiorno Gioacchino,
sembra strano perché (per legge) il capitale della SRL-acr deve essere versato alla costituzione.
Sarebbe interessante leggere l’atto e vedere nel concreto cosa è successo.
Saluti
MT
Buonasera, stiamo costituendo una srl con 2 soci..
può un socio versare per intero la sua parte rifericata al capitale sociale e l altro socio versarla nella misura ridotta?
Buongiorno Alfredo,
confermo che il versamento iniziale si può fare come ha descritto.
Saluti
MT
Buonasera, abbiamo costituito una srls circa un mese fa, ora dobbiamo acquistare un’attività, ma la commercialista ci ha detto che non possiamo fare versamento soci non prima dei 3 mesi. Mi sembra strana questa cosa, vorrei un suo parere. La ringrazio anticipatamente.
Buongiorno Gianpaolo,
Le confermo che sembra strana, quindi merita di essere approfondita.
Se desidera una consulenza può utilizzare questo >>> modulo contatti <<<. A presto MT
buongiorno,
2 soci della società srl dovranno versare il residuo 75% dei decimi di capitale, è consentito farlo una volta che è avvenuta la distribuzione degli utili di trasparenza ai soci in modo da avere la disponibilità???
Grazie in anticipo.
Buongiorno,
SI, a patto che gli amministratori siano d’accordo con questa modalità.
Saluti
MT
Buongiorno,
la liquidità versata su un C/C e destinata a capitale sociale, può essere utilizzata per acquistare delle attrezzature?
Buongiorno Riccardo,
la risposta è senza dubbio affermativa.
Saluti
MT